Eventi e territorio

EVENTI E TERRITORIO

L’autostrada, per definizione, si sviluppa sul territorio. E al territorio, dunque, e alle sue emergenze naturalistiche, produttive, storiche, culturali ATIVA ha ritenuto e ritiene di dedicare una parte non del tutto secondaria della sua attenzione e dei suoi risultati.

Il Castello di Masino, che domina dall’alto la pianura attraversata dalla bretella Ivrea-Santhià, ospita in una sua ala il museo delle antiche carrozze: il restauro di alcuni tra i modelli più interessanti è stato finanziato dalla società autostradale torinese.

Un secondo importante intervento è stato sponsorizzato da ATIVA a margine del primo tronco della diramazione Torino-Pinerolo.  Si tratta della Cappella Pilotti, un notevole esempio di architettura sacra di età barocca recuperata e portata a nuova vita dallo stato di abbandono in cui si trovava prima che l’autostrada, passandole accanto, la riscoprisse e decidesse di finanziarne il restauro.

 

Nella stessa direzione artistica, ma in diverso ambito geografico, si colloca il restauro della Pala d’altare della chiesa parrocchiale di San Giorgio Canavese, cui ATIVA ha dedicato uno specifico finanziamento.

 

E, per tornare alla Torino-Pinerolo, è senz’altro doveroso citare il recupero della Necropoli romana della Doma Rossa, un sito di interesse archeologico di età tardo imperiale emerso nel 2003 durante i lavori di costruzione del secondo tronco della diramazione autostradale. L’operazione di recupero, di studio e di classificazione, compiuta d’intesa con la Sovrintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte, è culminata nell’esposizione dei reperti presso il Castello di Pinerolo e nella pubblicazione di una pregevole monografia.

Accanto a questi interventi puntuali si colloca un’intensa attività editoriale, con la pubblicazione di collane a carattere turistico quali “Itinerari del Canavese”, “Itinerari del Pinerolese” e “Itinerari della Tangenziale Torinese”, intesi a percorrere idealmente il tracciato autostradale con uno sguardo rivolto all’esterno e alle emergenze paesaggistiche, storiche, artistiche e culturali del territorio, spesso nascoste alla vista del viaggiatore frettoloso. O con i due “Itinerari di storia torinese” pubblicati in concomitanza con le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, mediante i quali ATIVA ha  offerto il suo contributo alla conoscenza della prima capitale italiana  sotto forma di  passeggiate attraverso la città, le sue tradizioni e i personaggi che l’hanno resa illustre.

 

Molte sono poi le iniziative di carattere sociale e assistenziale che ATIVA ha dedicato e dedica ad enti e istituzioni presenti sul territorio. Alcune sono ricorrenti, altre occasionali. Per limitarci agli anni più recenti, tra le prime, si colloca il contributo annuale destinato alla Associazione Amici dell’Università di Torino, al Circolo Ricreativo ATIVA, all’Associazione Pathos o alla Società Filarmonica di Villarfocchiardo a supporto degli eventi e delle attività culturali e artistiche di queste promotrici. O quello riservato alla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori con azioni anche di prevenzione  dedicate ai dipendenti di ATIVA.

 

Assai numerose sono anche le iniziative occasionali. Si va dai contributi erogati a favore della Associazione Infanzia Nefropatica (AIN) a quelli destinati ad attività sportive o di carattere assistenziale, come la Associazione Cucina Malati Poveri di Torino o alla Associazione Onlus “Nessun uomo è un’isola”. Al recupero di strutture di interesse religioso sono stati rivolti il contributo alla Parrocchia Santa Maria Assunta di S. Giorgio per interventi di restauro e risanamento conservativo e il recentissimo contributo alla Provincia Serafica di San Francesco dell’Ordine dei Frati Minori per il risanamento della strada di accesso all’Eremo delle Carceri di Assisi e per la creazione di una nuova tettoia per il ricovero dei mezzi.

 

Al Politecnico di Torino è stata destinata una borsa di studio/premio di laurea “Ing. Antonio Chiari” in memoria dello scomparso Vice presidente di ATIVA. Al Radio Club Piemonte, che si occupa di assistenza ad eventi catastrofici, e all’ADMO, Associazione Donatori di Midollo Osseo, sono state dedicate specifiche forme di sostegno economico. Un contributo importante è stato indirizzato alla Delegazione torinese dell’Ordine di Malta, in particolare per la ristrutturazione di alcuni locali, attigui alla scuola per l’infanzia “V. Emanuelli”, da destinare ad ambulatorio oculistico, odontoiatrico e di medicina generale riservato alle fasce sociali più deboli residenti nel quartiere torinese di Porta Palazzo. Un altro contributo è stato erogato al fine di sostenere l’intervento alla bambina Mayar. A ciò si aggiungono le “borse alimentari” destinate a famiglie bisognose segnalate dalla Caritas. Finalità sociali e assistenziali si ravvisano inoltre  nella donazione alla Protezione Civile di un veicolo attrezzato per gli interventi di competenza, e nel rifacimento esterno e interno del camper della “Educativa di strada”, utilizzato a fini di dialogo e di prevenzione del disagio giovanile in collaborazione con l’oratorio salesiano dei santi Pietro e Paolo.

 

Nel corso del 2017 e del 2018, oltre a portare avanti i progetti legati al sociale già iniziati negli anni precedenti, ATIVA ha collaborato con il Sermig di Torino cercando, per quanto possibile, di rendersi disponibile a finanziare i vari progetti proposti dall’ente a favore dei meno fortunati; allo stesso modo si è cercato di dare una mano ai ragazzi dell’Oratorio San Giovanni Bosco di Torino ed in particolare ai giovani più in difficoltà finanziando in parte le spese alimentari per i campi di formazione estivi ed invernali; sempre a favore dei giovani, ma questa volta nell’interesse della formazione universitaria, è stato pensato il contributo all’Associazione Amici dell’Università degli Studi di Torino.

Aiutare chi ha bisogno ma anche collaborare con il territorio adiacente alla nostra rete autostradale corrisponde invece allo spirito con cui  ATIVA ha contribuito al progetto di valorizzazione territoriale promosso dal Comune di San Giorgio Canavese.

 

Ecco dunque un’ampia panoramica dell’interesse che ATIVA ha saputo e sa dimostrare nei confronti della realtà in cui si trova ad operare, e di cui è parte integrante al servizio della collettività.